English Woman's Journal - F1: Piero Ferrari ricorda Lauda,'cambiò la storia della Rossa'

F1: Piero Ferrari ricorda Lauda,'cambiò la storia della Rossa'


F1: Piero Ferrari ricorda Lauda,'cambiò la storia della Rossa'
F1: Piero Ferrari ricorda Lauda,'cambiò la storia della Rossa'

'Amava la vita e l'amicizia,è il Niki che porterò sempre con me'

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"È stata una combinazione di istinto e fiducia. Clay Regazzoni aveva detto a mio padre che Niki aveva un talento straordinario e una sensibilità fuori dal comune. Poi arrivò il Gran Premio di Monaco: Niki fu eccezionale al volante di una monoposto che non poteva competere con i top team". Il vice presidente della Ferrari, Piero Ferrari, ricorda Niki Lauda, in occasione del Gran Premio d'Italia, in cui la scuderia di Maranello celebrerà i 50 anni dal primo titolo mondiale di Niki Lauda. "Cosa convinse suo padre a puntare su questo giovane austriaco quasi sconosciuto, nel 1974? Mio padre seguì quella gara da Fiorano e decise subito che valeva la pena puntare su di lui. Ripensandoci oggi, è incredibile come una decisione così semplice, basata sull'istinto e su una corsa vista in TV, abbia cambiato la storia della Ferrari". Lei era a Monza il 7 settembre 1975, quando Niki conquistò il suo primo titolo mondiale. Qual è il ricordo più vivido di quella giornata?, la domanda dal sito Ferrari. "Non dimenticherò mai quell'atmosfera - ricorda Piero Ferrari - Clay Regazzoni vinse la gara e, con Niki terzo al traguardo, avevamo la certezza matematica del titolo. Dopo il podio, Niki ed io ci abbracciammo e ricordo di aver desiderato che quel momento non finisse mai. Non fu solo una vittoria per la Ferrari; fu l'inizio di una nuova era, e per me ebbe un valore profondamente personale, come festeggiare con l'amico di una vita". Lauda era conosciuto come "il computer umano", ma dai suoi ricordi emerge un lato molto diverso. Com'era lontano dalla pista? "Era brillante - conclude Piero Ferrari - ma anche divertente, spensierato e pieno di vita. La sera uscivamo spesso a cena a Modena, tra risate, scherzi e persino scommesse sui risultati dei Gran Premi. Chi perdeva pagava per tutti. Dietro la sua precisione e disciplina, c'era un ragazzo che amava la vita e l'amicizia. È questo il Niki che porterò sempre con me".

D.W.Robertson--EWJ